Storia del libro
Questa rubrica, attualmente incentrata sul mondo occidentale, si interessa al libro innanzitutto in quanto oggetto materiale, senza tuttavia dimenticare che la sua funzione consiste nella trasmissione di testi e immagini e che allo stesso tempo esso costituisce il supporto di pratiche di scrittura e della loro evoluzione. Essa ha l’ambizione di offrire al ricercatore un panorama critico e dinamico degli strumenti di lavoro attualmente accessibili.
Dal momento che il libro costituisce il mezzo privilegiato della cultura scritta e, incidentalmente, il riflesso dello statuto sociale del suo possessore, il nostro approccio si pone con convinzione nel contesto di una storia globale il cui fine è di comprendere come “funziona” il mondo del libro, definito come l’insieme formato dall’oggetto, dai suoi produttori e dai suoi consumatori, e soprattutto perché funziona in un certo modo a una certa epoca e in una certa aerea culturale. In questa prospettiva, l’osservazione “archeologica” dei volumi non deve limitarsi a descriverli e ricostruirne le modalità di fabbricazione. Tutto ciò che si può osservare nella struttura e nelle pagine di un libro riflette infatti tutte le finalità alla base della produzione di un oggetto sfaccettato, così come le costrizioni di ogni natura che ostacolano la sua realizzazione e di cui è necessario valutare l’impatto. Per questi motivi, tutti gli aspetti del libro medievale – fabbricazione, produzione e diffusione, utilizzazione – devono essere presi in considerazione simultaneamente senza pregiudizi gerarchici.
Infine, non sarebbe opportuno imprigionare la storia del libro all’interno delle barriere imposte dalla storiografia tradizionale in base alla sua forma (rotolo, codice), materia (papiro, pergamena, carta) e tecnica di riproduzione. In particolare, in virtù del fatto che abbiamo a che fare con due oggetti simili tra loro, ma con due mondi radicalmente differenti, i manoscritti e gli incunaboli sono stati volontariamente trattati insieme in questa rubrica, nella misura in cui lo studio di ognuno dei due mondi rischiara, o dovrebbe rischiarare, il mondo dell’altro.
Per tutto ciò che riguarda in maniera specifica la Paleografia o la Miniatura, si rinvia alle rubriche Ménestrel che sono loro dedicate. Gli strumenti di lavoro relativi ai Manoscritti digitalizzati constituiscono anch’essi una rubrica specifica, potendo essi interessare un pubblico più ampio. Riguardo i manoscritti del mondo islamico, si rinvia infine alla rubrica Islam medievale.